Aborto e Contraccezione

30.04.2014 10:05

Quando solo chi se lo poteva permettere andava ad abortire all'estero e per tutte le altre c'erano le “mammane” per 30mila lire, i ferri da calza, il prezzemolo, il chinino, i “cucchiai d'oro”.

Mammane: la donna che aiuta una gestante ad abortire in modo clandestino, valendosi di pratiche rozze e spesso dannose per la salute.

Prezzemolo: veniva usato per provocare aborti, ma non veniva ingerito, veniva "infilato" nell'utero (così come usavano un ferro da calza).

Cucchiai d'oro ovvero quei medici che praticavano gli aborti, in dispregio dei divieti di legge, in cliniche private ed a carissimo prezzo. Facendo anche della salute della donna un lusso per pochi.

Il nome di cucchiai d’oro, attribuito a questi professionisti dell’aborto clandestino, rievocava il loro strumento di lavoro: il cucchiaio di ferro adoperato per la pulizia dell’utero.

Il trend temporale evidenzia la netta riduzione di IVG(interruzione volontartaria della gravidanza) verificatasi a partire dal 1980, anno in cui il numero delle interruzioni volontarie praticate è stato pari a 209.144 (15,3 interruzioni per 1.000 donne in età feconda).

Il picco massimo è stato registrato negli anni 1982 e 1983 con un numero di interventi superiore a 230.000 ogni anno e un tasso di abortività pari rispettivamente a 16,7 e a 16,4.

Il picco massimo è stato nel biennio '82-'83, con un numero di interventi superiore a 230 mila l'anno.

Il trend della diminuzione degli aborti si inverte per le minorenni.

Fino al 1984 si era al 4 per mille, si è scesi al 2,8 nel 1988 per poi risalire al 4,1 nel 1998. Il minor numero di aborti si registra tra le donne tra i 25 e i 34 anni, complice anche lo spostamento in avanti dell'età media del matrimonio (da 24 a 28 anni).